Nel numero festivo che chiude il 2020, SPELS Academy presenta un articolo dedicato a Nel labirinto del cuore di Francesco Maria Bovenzi, opera che esplora il legame tra cuore e cervello attraverso scienza, letteratura e comportamento umano. Questo rapporto emerge anche nella celebre scena dipinta da Artemisia Gentileschi, in cui lo svenimento di Ester diventa simbolo di emozioni, strategie e scelte che cambiano la storia.
Le interazioni cuore-cervello influenzano molte cardiopatie e malattie neurologiche, spesso rendendo complesso stabilire quale sia la causa e quale la conseguenza, come nel caso dell’ictus embolico o della fibrillazione atriale indotta da una tempesta neurovegetativa. Questi temi saranno al centro del VII Congresso della Rete delle Neurocardiologie 2020, appuntamento che riunisce cardiologi e neurologi italiani.
SPELS sostiene da sempre la Rete, promuovendo prevenzione e collaborazione multidisciplinare. La rivista continuerà a raccogliere contributi da tutti i centri e a sostenere borse di studio dedicate alla ricerca neurocardiologica.
Amerigo non stava in piedi.
Sua moglie Flora mi aveva chiamato al telefono informandomi del problema, ma senza sapermi spiegare di più. D’altronde anche lei, come suo marito, si avvicinava oramai ai novanta e, pur essendo entrambi ancora relativamente autosufficienti, alcuni colpi cominciavano inevitabilmente a perderli.
«Mi raccomando, non si prenda collera!». La frase sembra ricordare il consiglio di un amico o di una persona a noi vicina che si preoccupa del nostro benessere psicologico o spirituale. In realtà si tratta di una vera e propria prescrizione medica che spesso veniva fornita al paziente al termine della visita da colui che forse per primo ha tenuto in gran considerazione l’inseparabilità di corpo e anima, praticando una sorta di medicina psicosomatica ante litteram.
Attraverso la disamina delle scritture di Gabriele D’annunzio e di Giovanni Pascoli sarà possibile concludere che l’espressione grafica dei due poeti rispecchia esattamente la rispettiva natura temperamentale.
Gabriele D’Annunzio nasce a Pescara nel 1863; dopo il Liceo, frequentato a Firenze, si trasferisce a Roma iscrivendosi alla Facoltà di Lettere. Successivamente a un breve soggiorno in Francia rientra in Italia per partecipare alla Prima Guerra Mondiale come volontario.
Per ‘etica’ si intende l’insieme dei capisaldi, dei punti di riferimento, delle norme, dei valori e dei comportamenti che ciascuna persona deve avere per relazionarsi ed umanizzarsi, insieme agli altri e con se stesso e, nel caso dello sport, contestualmente a tutti coloro che lo praticano. Passeggiare, camminare, correre, andare in bicicletta, ma anche sciare, nuotare, cavalcare, veleggiare, oppure visitare città o musei e apprenderne la cultura insita in esse, conoscere le abitudini enogastronomiche loco-regionali, ecc., dovrebbero rappresentare per l’uomo moderno (globalmente inteso), un impegno quotidiano in base alle individuali disponibilità.
L’infiammazione è un meccanismo di difesa che il nostro corpo mette in atto di fronte a stimoli che esso reputa dannosi; lo scopo è quello di cercare di eliminare la causa del danno cellulare per mettere in moto il processo riparativo.
Nel momento in cui l’infiammazione persiste per un tempo prolungato, essa diventa cronica.
La risposta del nostro corpo associa all’infiammazione, il dolore; infatti, cellule infiammatorie, cellule della glia e neuroni formano una rete integrata, nella quale la risposta immunitaria modula la via metabolica del dolore.
Il castello ha seguito l’evolversi delle vicende storiche di Sambuci, divenendo di proprietà delle famiglie nobili che si avvicendarono nel tempo, quali gli Orsini, gli Zambeccari, gli Astalli, i Piccolomini ed infine i Theodoli. La sua forma è quella di un quadrilatero con quattro torri laterali. Nacque come casale-fortezza e dal Duecento al Seicento subì varie ristrutturazioni, fino a raggiungere l’attuale aspetto architettonico.
La cultura moderna e contemporanea dei dolci offre varietà infinite di prodotti, in funzione non solo delle usanze e delle tradizioni nonché delle esigenze di mercato, ma anche per la varietà strepitosa degli ingredienti a disposizione, per i trattamenti cui sono sottoposte le materie prime, le diverse possibilità di conservare i cibi, le tecniche di cottura e le sperimentazioni più varie e bizzarre che soddisfano target differenti, talora anche soltanto nicchie di popolazione.
