La rete delle Neurocardiologie: Tito Piccioni
La rete delle Neurocardiologie: Tito Piccioni – Farmacologia clinica e
Network Ospedale – Territorio – La nutraceutica nella prevenzione dell’ictus celebrale e nelle malattie dell’invecchiamento
La rete delle Neurocardiologie: Tito Piccioni – Farmacologia clinica e
Network Ospedale – Territorio – La nutraceutica nella prevenzione dell’ictus celebrale e nelle malattie dell’invecchiamento
La rete delle Neurocardiologie: Marco Semprini – Farmacologia clinica e Network Ospedale – Territorio – La sostituibilità di un farmaco: ruolo del paziente, del farmacista e del prescrittore
Il 20 febbraio 2020 Mattia, un podista trentottenne di Codogno, viene ricoverato in rianimazione per una grave polmonite bilaterale atipica. Risultato positivo al SARS-CoV-2, viene considerato il paziente Uno, benché rimanga l’enigma di chi sia stato il paziente Zero, in quanto il suo amico, rientrato dalla Cina e con cui aveva cenato sere prima, era risultato negativo.
Tutti i medici a vario livello e ruolo, con gli instancabili infermieri e gli operatori della sanità, in questi giorni stanno affrontando in ospedale, con un eccezionale senso di responsabilità e abnegazione, questa dilagante pandemia. Se la guerra si vince sul territorio, le battaglie più cruente si combattono in ospedale.
Sir Winston divenne l’uomo più impopolare d’Inghilterra quando, senza indulgere alle debolezze delle moltitudini, si assunse la parte ingrata del profeta di sventure e del guerrafondaio. Ma quando l’incubo nazista divenne realtà, parlò alla sua nazione, catturandone il cuore, con il linguaggio più duro possibile, senza illusioni o facili speranze, promettendo nient’altro che ‘sangue, fatiche, lacrime e sudore’ ed esortandola con il resto:
Combatteremo sulle spiagge, combatteremo sui campi di atterraggio, combatteremo nei campi e nelle strade, combatteremo sulle colline, non ci arrenderemo mai.
La cucina non è solo l’identità di una terra, di una nazione, non è la storia dell’evoluzione sociale, culturale, antropologica di un popolo, ma è fortemente ancorata anche alla sua salute. Un tempo la scelta della giusta alimentazione era prioritario per sostenere la cura di malattie infettive gravi e diffuse come fu in Francia con l’energetico e popolare cassulet consigliato a chi soffriva di tubercolosi.
Scorrendo la storia della medicina si resta meravigliati nel constatare che fino a tre secoli fa si riteneva che molte delle emozioni originassero o nel cuore o nella colecisti, nei polmoni, nel fegato o nei visceri. Non si poteva neanche lontanamente immaginare che l’emotività potesse essere regolata da meccanismi situati a livello del sistema nervoso centrale. Questa errata nozione era da sempre stata dominante fin dai primordi della civiltà.
Themis, figlia di Urano (il cielo) e di Gea (la terra) è una delle antiche dee greche della giustizia e viene rappresentata con la spada in una mano, indice di fermezza, e la bilancia nell’altra, a testimoniarne l’equità. Essa regge sovrana sul naturale ed inarrestabile procedere delle cose, come la vita e la morte. Ecco perché dal suo significato ‘irremovibile’ sia stato mutuato un acronimo esplicativo di uno studio chiarificatore sull’utilità della doppia anti-aggregazione (DAPT) a lungo termine nei pazienti diabetici con Malattia coronarica (CAD).
Nel mondo medico, la costante ricerca cambia ed in parte rivoluziona le verità e le certezze acquisite, ed impone un ripensamento critico sui percorsi diagnostici e sulle indicazioni terapeutiche. Recenti osservazioni scientifiche, ad esempio, rielaborano e riscrivono l’utilizzo dell’aspirina, o meglio della sua formulazione a basse dossi – l’aspirinetta cosiddetta cardioaspirina – nella prevenzione cardiovascolare primaria, poiché troppo spesso considerata, tout court, come una miracolosa polizza assicurativa sulla vita e per questo prescritta ed assunta come un innocuo supplemento vitaminico.
L’impatto sociale, economico e sanitario delle dipendenze in generale – ed in particolare di quella da cocaina – catalizzano costantemente l’attenzione dei media, oltre ai titoli di cronaca giudiziaria. La droga è qualsiasi sostanza chimica o vegetale ad azione eccitante, stupefacente od allucinogena, che sia capace di intervenire ad alterare l’equilibrio psico-fisico di chi la assume, ed infine di provocarne la dipendenza. L’uso abituale di farmaci capaci di alterare le facoltà mentali dell’uomo è un fenomeno storicamente antichissimo, esteso a civiltà differenti ed ai più diversi gruppi etnici.