La rete delle Neurocardiologie: Tito Piccioni
Farmacologia clinica e
Network Ospedale – Territorio
La nutraceutica nella prevenzione dell’ictus celebrale e nelle malattie dell’invecchiamento
… ti potrebbe interessare anche:
La nutraceutica nella prevenzione dell’ictus celebrale e nelle malattie dell’invecchiamento
… ti potrebbe interessare anche:
Corso ECM “Storie di medicina. La medicina racconta”.
Scorrendo la storia della medicina si resta meravigliati nel constatare che fino a tre secoli fa si riteneva che molte delle emozioni originassero o nel cuore o nella colecisti, nei polmoni, nel fegato o nei visceri. Non si poteva neanche lontanamente immaginare che l’emotività potesse essere regolata da meccanismi situati a livello del sistema nervoso centrale. Questa errata nozione era da sempre stata dominante fin dai primordi della civiltà.
Benchè già gli Egizi la considerassero esclusiva dei ricchi, la storia è piena di gottosi celebri, ed a conferma di ciò uno studio pubblicato sul Journal of Medical Genetics ha osservato che tra gli appartenenti al MENSA, il club dei super intelligenti con oltre il 98º percentile del QI, vi è un incremento statisticamente significativo di gotta, miopia ed autismo infantile.
Che Botticelli fosse un burlone e facesse spesso ricorso a simbologie, non è una novità. Ma una particolare beffa o forse un messaggio di sfrenata sensualità potrebbe averlo nascosto in uno dei suoi dipinti più suggestivi, quello raffigurante Venere e Marte (1482-1483) e conservato nella National Gallery di Londra.
Parlare del citocromo P450 rievoca nella mente dei medici la spinosa questione delle interazioni farmacologiche. Infatti il citocromo P450 è una famiglia enzimatica, scoperta dal chimico svizzero Jacques-Louis Soret (1827-1890), appartenente alla sottoclasse enzimatica delle mono ossigenasi, coinvolte nella detossificazione dell’organismo ed in grado di agire su substrati sia esogeni (farmaci e tossine di origine esterna) sia endogeni (prodotti di scarto dell’organismo).
Tra il 136 e il 71 a.C. la Repubblica romana fu impegnata nelle tre guerre servili per sopprimere le ripetute rivolte degli schiavi. Di queste, l’ultima capeggiata dal gladiatore trace Spartaco fu la più celebre e la più gloriosa. Il conflitto iniziò a Capua nel 73 a.C., ma si estese ben presto a tutta la penisola italica, costringendo i Romani a due anni di feroci combattimenti, sino alla battaglia finale, nei pressi del fiume Sele, in Lucania, dove morirono 60.000 schiavi combattenti, tra i quali lo stesso comandante.