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Dalla Granfondo di Roma alla bikeconomy attraverso il Covid-19
Bikeconomy, ovvero oltre 500 miliardi di valore nella sola UE (fonte fonte Osservatorio Bikeconomy e European Cyclist Federation – 2018).
Solo 10 anni fa, quando iniziai a studiare questo fenomeno che denominai appunto ‘bikeconomy’, quasi nessuno ne sapeva nulla.
L’inaspettata pandemia del nuovo Coronavirus (COVID-19)…
Il collezionista di biciclette
Con l’arrivo della bella stagione mio fratello ed io salivamo in soffitta per recuperare le nostre bici, in letargo dalla fine dell’estate e, con gran disappunto, non le trovavamo quasi mai… pronte all’uso!
Voci dalla pandemia: lo sport con Spels
Il termine ‘città diffusa’ (dispersione urbana), è usato per indicare un fenomeno connotato dalla crescita rapida e disordinata di una città. Tra gli effetti di tale fenomeno, vi sono la riduzione degli spazi verdi, il consumo del suolo, la dipendenza dalle autovetture e, più in generale, la mancanza di infrastrutture per la mobilità alternativa.
Le grandi ciclovie che cambieranno l’Italia. In meglio.
Quando 10 anni fa abbiamo presentato il progetto VENTO, la lunga ciclabile che andrà da VENezia a TOrino per 700km lungo il grande fiume Po, avevamo un sogno preciso: immaginare un filo sottile, ciclabile e camminabile, con il quale aiutare le aree più interne e fragili del Paese a rigenerarsi, attraverso un meccanismo leggero, gradevole e capace di tenere assieme l’urbano e il non urbano, il turismo con la sostenibilità, l’identità e la diversità di quei luoghi così fragili con l’urgenza di generare occupazione duratura, per i giovani e senza snaturare il senso dei luoghi.
In quarantena con il Covid
Ad oggi, 4 maggio 2020, sono passati 73 giorni. Il 21 Febbraio era appena iniziato quando, a poche ore dalla mezzanotte, si è venuti a sapere in modo ufficiale che un paziente di 38 anni è stato ricoverato nell’ospedale di Codogno in provincia di Lodi, ad una manciata di chilometri da Piacenza, con una polmonite che lo lascia praticamente senza respiro.
Non c’è solo il male …
Gli stati d’animo vissuti nei giorni di maggiore allerta della pandemia, mi hanno evocato due letture che hanno entrambe a che vedere con la guerra e la lotta interiore. La prima è “Una vita sospesa 1938-1945” del neuroscienziato Giulio Levi che negli anni della pensione si dedica con successo a scrivere libri per bambini. O meglio, libri che narrano storie viste con gli occhi dei bambini ma in qualche caso scritte per gli adulti affinché acquistino consapevolezza e conservino la memoria.
