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L’essenziale dialogo tra medico e paziente cardiopatico in tempo di Covid-19
Il Covid-19 fa ancora paura, le sue mutazioni cambiano di nuovo le nostre ritrovate abitudini e successivamente a fasi di miglioramento si riaffacciano timori di un contagio incontrollato minando fragili certezze. Ma più il Covid-19 fa il suo corso pandemico e maggiormente presenta il suo conto. Una lista ampliata da condizioni sanitarie allo stremo che aggravano le patologie più “importanti” ed i loro effetti su una popolazione disorientata e su una classe medica frastornata da continui terremoti statistici e normativi che rimescolano sempre le carte.

I valori segreti di Babbo Natale
Il 21 settembre 1897 sul New York Sun un giornalista rispose ad una bimba che aveva chiesto se Babbo Natale esistesse “Sì, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse!”.

Costo-beneficio dell’impiego di tecnologie diagnostiche d’eccellenza
In una realtà odierna caratterizzata da risorse economiche sempre più limitate, appare cruciale, per il futuro della diagnostica per immagini, la valutazione dei benefici apportati dalle nuove tecnologie, in relazione ai costi sempre in aumento.

L’insostenibile leggerezza dell’infarto
Scorrendo la storia della medicina si resta meravigliati nel constatare che fino a tre secoli fa si riteneva che molte delle emozioni originassero o nel cuore o nella colecisti, nei polmoni, nel fegato o nei visceri. Non si poteva neanche lontanamente immaginare che l’emotività potesse essere regolata da meccanismi situati a livello del sistema nervoso centrale. Questa errata nozione era da sempre stata dominante fin dai primordi della civiltà.

Salute, cultura e solidarietà
SPELS Onlus: salute, cultura e solidarietà

Cuore da Covid
Il 20 febbraio 2020 Mattia, un podista trentottenne di Codogno, viene ricoverato in rianimazione per una grave polmonite bilaterale atipica. Risultato positivo al SARS-CoV-2, viene considerato il paziente Uno, benché rimanga l’enigma di chi sia stato il paziente Zero, in quanto il suo amico, rientrato dalla Cina e con cui aveva cenato sere prima, era risultato negativo.