La rete delle Neurocardiologie: Marco Semprini
Farmacologia clinica e
Network Ospedale – Territorio
La sostituibilità di un farmaco: ruolo del paziente, del farmacista e del prescrittore
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Nel mondo medico, la costante ricerca cambia ed in parte rivoluziona le verità e le certezze acquisite, ed impone un ripensamento critico sui percorsi diagnostici e sulle indicazioni terapeutiche. Recenti osservazioni scientifiche, ad esempio, rielaborano e riscrivono l’utilizzo dell’aspirina, o meglio della sua formulazione a basse dossi – l’aspirinetta cosiddetta cardioaspirina – nella prevenzione cardiovascolare primaria, poiché troppo spesso considerata, tout court, come una miracolosa polizza assicurativa sulla vita e per questo prescritta ed assunta come un innocuo supplemento vitaminico.
L’anima della medicina come dedizione al sollievo delle sofferenze non solo fisiche ha resistito per millenni, ma oggi vive una sorta di deriva culturale e antropologica profonda a partire dalla vocazione storica del medico.
La scienza medica si è enormemente sviluppata negli ultimi decenni divenendo una forma di arte esperienziale fortemente specializzata, tecnologica e manageriale in continua evoluzione.
Nel 1836 il venticinquenne Charles Dickens pubblicò in fascicoli il suo primo romanzo, The posthumous papers of the Pickwick club, a noi noto, come Il Circolo Pickwick, che narra dei viaggi dell’ingenuo Samuel Pickwick e dei suoi eccentrici amici i quali, tra ironia e parodia, affrontano imbrogli ed intrighi in un affresco sociale dell’Inghilterra ottocentesca.
Questo periodo dell’anno è foriero di buoni propositi tra cui quello di ‘mettersi a dieta’.
Ma quale dieta? Quella della vicina, quella dei VIP, quella trovata su Internet?
Già nel 1820 il pastore presbiteriano Sylvester Graham traeva ispirazione dal movimento per la temperanza, predicando una dieta vegetariana quale cura per l’alcolismo e, cosa molto più importante, quale mezzo per la repressione della lussuria.
In una realtà odierna caratterizzata da risorse economiche sempre più limitate, appare cruciale, per il futuro della diagnostica per immagini, la valutazione dei benefici apportati dalle nuove tecnologie, in relazione ai costi sempre in aumento.
Parlare del citocromo P450 rievoca nella mente dei medici la spinosa questione delle interazioni farmacologiche. Infatti il citocromo P450 è una famiglia enzimatica, scoperta dal chimico svizzero Jacques-Louis Soret (1827-1890), appartenente alla sottoclasse enzimatica delle mono ossigenasi, coinvolte nella detossificazione dell’organismo ed in grado di agire su substrati sia esogeni (farmaci e tossine di origine esterna) sia endogeni (prodotti di scarto dell’organismo).