La decirconcisione
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La decirconcisione

La domanda per la ricostruzione chirurgica o non chirurgica del prepuzio dopo la circoncisione, la cosiddetta ‘decirconcisione’, è usualmente associata alla persecuzione del popolo ebraico. Tale associazione è documentata dai tempi dell’Antico Testamento fino ai periodi più oscuri del nostro secolo.

Da alcuni autori la procedura di ricostruire la perdita o la mancanza del prepuzio è stata chiamata decirconcisione (Celso) o postioplastica (Dieffenbach).

Cuore mediterraneo
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Cuore mediterraneo

La cucina non è solo l’identità di una terra, di una nazione, non è la storia dell’evoluzione sociale, culturale, antropologica di un popolo, ma è fortemente ancorata anche alla sua salute. Un tempo la scelta della giusta alimentazione era prioritario per sostenere la cura di malattie infettive gravi e diffuse come fu in Francia con l’energetico e popolare cassulet consigliato a chi soffriva di tubercolosi.

Lentisco: elisir di lunga vita
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Lentisco: elisir di lunga vita

Il lentisco (Pistacia Lentiscus) è un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea. In Italia cresce spontaneo in numerose zone, in particolare Sardegna dove sono noti anche usi alimentari del suo olio, in periodi di penuria alimentare.

Le foglie sono di colore verde scuro, dall’odore molto forte, i frutti a maturazione sono di colore viola scuro, quasi nero.

Un termine per la storia del sapere umano
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Un termine per la storia del sapere umano

Innegabile che il termine ‘θαῦμα’ risolva in sé contemporaneamente i concetti di terrore e di meraviglia. Molti filosofi contemporanei si sono cimentati nel chiarire che il processo del sapere umano altro non è stato, sin dalle sue origini, che cercare di fronteggiare, in modo tale da non esserne travolto, il senso della forza dell’atto coscienziale, teso a salvaguardarsi sapendo sempre di essere ai bordi di un precipizio: giustificare nei suoi ‘perché’, l’essere consapevoli di esserci e di voler continuare a giustificare questa condizione, accettandola attraverso la conoscenza.

Lo scafo – the hull
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Lo scafo – the hull

Così scrisse, nel 1941, il pittore ebreo-lituano Hyman Bloom, dopo aver identificato il corpo di un suo amico suicida all’obitorio. Tale esperienza segnò fortemente la sua vita spirituale e la sua opera. Nel decennio successivo, infatti, continuò a visitare obitori ed ospedali, traendo ispirazione per le sue opere più rappresentative, cercando nei corpi una verità interiore e realizzando quella pittura figurativa che influenzò la generazione di pittori noti come gli ‘espressionisti astratti’, un gruppo che comprendeva Pollock, Rothko e de Kooning.

Roviano
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Roviano

Roviano, centro a struttura concentrica, è disposto sul fianco meridionale del monte Sant’Elia sopra un breve ripiano che domina il fondovalle: in particolare controllava i traffici tra il Lazio e l’Abruzzo lungo la via Tiburtina.

Antico insediamento degli Equi, era già abitato nell’età del bronzo. Il nome forse deriva dalla gens Rubria che possedeva nella zona qualche fondo, chiamato Rubrianum, da cui Rubianum. La storia del borgo ricorda la giurisdizione dell’Abbazia di Subiaco (sec. IX), cui venne conteso dalle famiglie Colonna, poi dai Barberini e dai Massimo.

Beethoven – La Quinta Sinfonia
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Beethoven – La Quinta Sinfonia

Non serve descrivere la sinfonia in oggetto, tanto è integrale al subconscio musicale del romanticismo beethoveniano.

La potenza che l’impregna è una miscela di intensità ed a suo modo omogeneità, scandita da un ritmo tonale che muta da tragedia a trionfo in poche battute.

Andiamo direttamente al punto: chi più di ogni altro ha centrato il messaggio dell’autore?

Wolfang Amadeus Mozart. Un bambino prodigio
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Wolfang Amadeus Mozart. Un bambino prodigio

Wolfgang Amadeus Mozart nasce il 27 gennaio del 1756 nella ‘Casa Hagenauer’ a Salisburgo.

Dei sette figli del ‘musicista da camera dei principi salisburghesi’ Leopold Mozart e di Anna Maria Walpurga ne sopravvivono solo due: Wolfgang Amadeus e la sorella maggiore Maria Anna, detta ‘Nannerl’.

La matematica fa bene al cuore
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La matematica fa bene al cuore

A che serve la matematica? Quante volte ci siamo posti questa domanda davanti alle regole di una derivata o di un integrale, o più banalmente ad un problema che non riuscivamo a risolvere?

Prendendo spunto dalla citazione «il cambiamento è l’unica costante» di Eraclito, filosofo greco vissuto nel 500 a.C. (divenuta famosa attraverso lo slogan Change is the only costant[1]), e richiamando alla mente insegnamenti quali quelli di Pitagora che sosteneva che tutto fosse numero, non possiamo fare a meno di evidenziare la precoce e costante volontà, divenuta nel Rinascimento un vero e proprio natural desiderio di sapere, dell’umanità di conoscere e risolvere le leggi della natura.